Il «nuovo diritto d’autore», introdotto con i trattati internazionali WIPO, il DMCA in U.S.A., la Dir. 29/2001/CE in Europa, il nostro D.Lgs. 68/2003, estende la tutela giuridica dal contenuto dell’opera alle «misure tecnologiche di protezione» del documento. L’e-book può essere inteso propriamente come vero e proprio ‘supporto digitale’, che permette all'autore di graduare la condivisione dell'opera con l’utente, controllandone la fruizione, e rappresenta, come esemplificato dal «caso Sklyarov» in U.S.A., il paradigma del «nuovo diritto d'autore», nel quale la norma giuridica assume un ruolo strumentale al controllo tecnologico sull’accesso alle risorse e sull’uso delle informazioni. Per quanto riguarda l'ordinamento italiano, si forniscono alcune indicazioni di massima, aggiornate al D.Lgs. 70/2003, sul regime delle figure che interagiscono attraverso l’e-book: autore, editore, content provider, fornitore del supporto, utente. Riguardo a quest’ultimo si sollevano rilevanti problemi riguardanti privacy ed e-commerce, che dimostrano le insuperabili difficoltà di fondo nascoste nella concezione del «diritto come procedura», la quale necessariamente riduce il Diritto a «tecnica di controllo sociale» del Potere, e non, come invece dovrebbe essere, «modo di comunicazione interpersonale».
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Costantini, F. (2004). Aspetti editoriali e giuridici legati alla pubblicazione degli e-book. In B. Tellia (Ed.), E-learning: strumenti e modelli per la formazione. Udine: Forum Editrice.
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