L'articolo non vuole affrontare il più vasto tema di 'fascismo e biblioteche', la politica bibliotecaria e le realizzazioni del ventennio in questo campo, ma si propone lo scopo di iniziare una ricostruzione della presenza e delle posizioni dei bibliotecari in questa fase della storia della società italiana. Il periodo fascista è un periodo di modernizzazione tecnica delle biblioteche italiane ma anche di irrigidimento del sistema bibliotecario italiano. Nasce in questo periodo una rappresentanza professionale dei bibliotecari (l'Associazione dei bibliotecari italiani, nel 1930) e qualche anno prima era stato costituito un vertice amministrativo (la Direzione generale delle accademie e biblioteche, nata nel 1926 e rimasta sostanzialmente la stessa fino ad oggi) che agiva come filtro fra la politica e la professione.
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Petrucciani, A. (2003). Storie di ordinaria dittatura: i bibliotecari italiani e il fascismo (1922-1942). Bollettino AIB, 43.
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