La biodiversità plasma la diversità culturale. La cultura plasma lʼambiente. Ma secondo il paradigma bioculturale del “legame inestricabile” questa codeterminazione bidirezionale impedisce di fatto che si possano distinguere analiticamente le due, e che si debba parlare, appunto, di un solo tipo di diversità: quella bioculturale. La diversità bioculturale mira alla conservazione, alla difesa dei diritti dei popoli indigeni, allʼottenimento di politiche che li rispettino. Un campo di studio dichiaratamente “militante”, che rinuncia alla convenzionale neutralità accademica per abbracciare forti obiettivi di tipo etico riguardanti i diritti umani, visti in intima connessione con le responsabilità verso lʼeredità naturale e culturale dellʼumanità.
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Serrelli, E. (2010). Diversità Bioculturale. In D. Pievani & N. Eldredge (Eds.) (pp. 143–148). Torino: UTET. Retrieved from http://hdl.handle.net/10281/16655
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