Il primo insegnamento che si ricava accostandosi al lavoro di Bill Lawvere ed alla sua intensa attività, è che in matematica non esistono fatti specifici, unici e significativi solo per qualche caso particolare. La stessa suddivisione tradizionale in geometria, analisi, meccanica ecc. è spesso artificiale ed ha confini di comodo che sono (per lui) facili da valicare, ma delle cui interconnessioni è importante tener conto.
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Betti, R. (2007). F. William Lawvere. In Vite matematiche (pp. 313–324). Springer Milan. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0640-9_27
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