La disprassia in età evolutiva: criteri di valutazione ed intervento

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Come risulta evidente dalla pratica clinica e riabilitativa, il bambino disprattico non sa prevedere ed organizzare un progetto d'azione; non sa controllare cio' che sta facendo nel corso dell'azione; quindi non sa fare, ma potremmo anche ammettere che non sa ancora fare, non ha cioC(ancora imparato a realizzare funzioni. Funzioni e azioni possono pero' essere rispettivamente apprese e svolte con l'aiuto di esercizi mirati e svolti in modo continuativo. E' comunque indispensabile ricordare le difficoltC del bambino disprattico, se sottoposto a compiti nuovi, inusuali. L'Autrice propone un mod. La disprassia in età evolutiva; La disprassia e il ciclo percezione-azione-cognizione; Valutazione; Terapia; Disturbi specifici di apprendimento su base disprattica: la disgrafia; Disprassia verbale congenita; Componenti disprattiche nei DSL; Importanza del gioco in terapia; Giochi e attività mirate.

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La disprassia in età evolutiva: criteri di valutazione ed intervento. (2005). La disprassia in età evolutiva: criteri di valutazione ed intervento. Springer-Verlag. https://doi.org/10.1007/88-470-0398-9

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