Le banni et l'ennemi. D'une technique policière de maintien de la tranquillité et de l'ordre publics

Abstract

pratiche di polizia come lotta al nemico interno (nemico come fondamento stesso dell'ordine politico dello stato); come cambiano le definizioni di questo nemico e le pratiche per combatterlo con l'imporsi del frame securitario? la lotta al nemico interno non avviene solo nelle situazioni eccezzionali (lotta al terrorismo internazionale negli aeroporti da parte delle polizie d'élite), ma anche e soprattutto nelle situazioni ordinarie della vita quotidiana. La strada, luogo per eccellenza della quotidianità, è anche il luogo per eccellenza in cui osservare questa lotta al nemico interno e quindi il costante tentiativo di proteggere o ristabilire l'ordine sociale. Bisogna comprendere e se come cambiano le pratiche di polizia in questo nuovo frame securitoraio e con la prolificazione degli attori. Chasse à la femme (gestione della prostituzione) legame tra gestione di situazioni della definizione giuridica ambigua e pratiche di spostamento e assegnazione: territorializzazio0ne di certi gruppi in certi territori( territori di polizia) per fini di conoscenza e controllo (sapere chi sono/dove sono e gestire/controllare cosa fanno).oggetto di queste pratiche sono coloro che maggiormente attirano lo sguardo della polizia, in quanto considerati fonti di disturbo della tranquillità pubblica (clienti della polizia). ma come avviene questa selezione?questa selezione avviene sulle stigmate degli individui (segni visibili della loro marginalità sociale).legame tra la frequentazione di un territorio e i contatti con la polizia: legame tra frequentazione di un territorio e selezione/classificazione da parte della polizia? razionalità rispetto al risultato dei poliziotti: il grande criminale fa il grande poliziotto, il valore di un'operazione/arresto dipende dall'entità delle conseguenze giudiziarie. Da questo dipende anche il valore di un poliziotto. pratiche di polizia: razionalizzazione dello spazio gestione del disordine attraverso strategie territorali di ripartizione dei diversi gruppi. queste strategie riguardano spesso quei gruppi della popolazione che non dispongono di uno spazio privato e che per diverse ragioni svolgono la maggior parte delle loro attività nello spazio pubblico (marginali, tossici, ma anche giovani e immigrati).