Trentmann, Frank: Free Trade Nation: Commerce, Consumption, and Civil Society in Modern Britain

Abstract

Libro molto documentato sia sul piano achivistico che bibliografico. Affronta la questione della battaglia tra Free Trade e protezionismo in GB tra gli anni '70 dell'800 e il 1931, anno della cmpleta sconfitta del FT. T. ricostruisce i discorsi, gli argomenti, le manifestazioni, le campagne dei due opposti fronti e vede, naturalmente, nella prima guerra mondiale l'evento che determina la sconfitta di una cultura che, fino a quel momento, era stata, in GB, assolutamente maggioritaria e voncente anche perché trasversale socialmente e politicamente. T. illustra il modo in cui la GB resiste strenuamente, unico paese europeo, all'ondata di protezionismo seguita alla grande depressione degli anni '70 e legge questa resistenza come la vittoria di un fronte comune, un'alleanza, tra una middle class che è allo stesso tempo consumatrice (e che si percepisce come portatrice di uno specifico interesse) e società civile. Quella del FT viene descritta da T. come una vera e propria ideologia, un credo quasi religioso, in difesa del quale le classi medie e alte inglesi accomunate da un sentire liberale, scendono in piazza, discutono, si organizzano e vincono le elezioni. La sopravvivenza del FT fino alla prima guerra, dimostra T., fu dovuta alla convergenza tra commercio, consumo e società civile. Una convergenza che la guerra mette in discussione preparando il terreno alla sconfitta del 1931, alla fine della prima globalizzazione. T. non spiega come si concilia quella che lui descrive come la piena vittoria del FT nel primo decennio del XX secolo con l'approvazione dell'Alien Act del 1905. Anche se non è il fuoco della sua argomentazione, sono interessanti le parti dedicate alla campagna dei "Tariff Reformers" che usano argomenti anti-germanici (che si intrecciano con motivi antisemiti) per convincere la popolazione britannica della necessità delle tariffe e delle protezioni (pp. 52-53, p. 92, 96, 100). Nel libro sono riprodotti una serie di manifesti e vignette che esemplificano la propaganda protezionista antitedesca (cfr. fotocopie)